Vuoi diventare più intelligente? Fai più sesso (se sei un topo)

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Recenti studi scientifici, condotti nel Maryland e in Corea del Sud, hanno dimostrato che l’attività sessuale nei topi e nei ratti migliora le loro prestazioni mentali e aumenta la neurogenesi: la produzione di nuovi neuroni nell’ippocampo, la zona del cervello in cui si formano i ricordi a lungo termine.

I ratti di mezza età, come chi scrive (sono di mezz’età, ormai, non un topo), a cui veniva permesso di fare sesso, mostravano segni di miglioramento nelle funzioni cognitive. Un esperimento simile è stato condotto, come anticipato, anche in Corea; ed è arrivata una sorta di conferma: l’attività sessuale contrasterebbe la perdita di memoria causata dallo stress cronico dei topi, aumentando la neurogenesi nella zona ippocampale.

Peccato però che, secondo altri studi, se fare sesso rende più intelligenti, essere più intelligenti non fa fare più sesso: secondo uno studio dell’Università della Pennsylvania i ragazzi più intelligenti tendono a ritardare le loro attività sessuali.

Pare invece che tra gli anziani chi ha una buona memoria ha più possibilità di fare sesso. Forse perché si ricordano perché lo fanno.

Anche i pipistrelli praticano il sesso orale

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Un recente studio scientifico, pubblicato su PloS One, ha portato alla luce una verità insospettabile: anche i pipistrelli praticano il sesso orale.

Non tutti: parliamo dei pipistrelli della spiecie Pteropus giganteus. E, all’interno della stessa specie, non tutti lo fanno: parliamo dei pipistrelli maschi. Lo fanno per prolungare l’accoppiamento. Il cunnilingus, come viene chiamato tra gli uomini, aiuterebbe nei preliminari per la lubrificazione delle femmine.

Gli scienziati hanno anche cronometrato questi preliminari: durano 50 secondi. Il rapporto sessuale in sé, invece, dura meno: tra i 10 e i 20 secondi. Spesso poi il maschio pratica ancora il cunnilingus per 94-118 secondi. Per poi ripartire.

Forse non c’entra niente, ma a me è venuto in mente il titolo di un romanzo di Efraim Medina Reyes: “Tecniche di masturbazione fra Batman e Robin”.

Bere e fare sesso sono meglio che fare le pulizie e lavorare

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Secondo un recente studio condotto presso la University of Canterbury (e ripreso dal Time e da Giornalettismo) gli esseri umani preferiscono ubriacarsi in compagnia e fare l’amore piuttosto che fare le faccende domestiche o recarsi al lavoro.

Gli scienziati neozelandesi sono giunti a questa sconcertante conclusione grazie a degli SMS. In particolare Carsten Grimm, titolare dello studio, ha inviato tre messaggi al giorno al campione: chiedeva quali fossero le emozioni nello svolgere le attività quotidiane.

Ecco le evidenze raccolte da Grimm: “Le persone hanno riferito di essere più felici in assoluto quando facevano sesso”Grimm ha poi stilato una classifica delle attività preferite dal campione. Dopo il sesso, viene festeggiare e bere. A seguire attività religiose e parchetto coi figli. Lavorare e studiare erano in fondo alla graduatoria, insieme a “fare le faccende domestiche”. Strano.

Anche gli scimpanzé si prostituiscono

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Un recente studio, che tanto recente non è (2009), condotto nel Taï National Park in Costa d’Avorio da studiosi del Max-Planck-Institut tedesco per l’antropologia evolutiva, ha rivelato una verità scomoda per gli amanti degli animali: gli scimpanzé hanno l’abitudine di barattare sesso in cambio di cibo. In particolare, le femmine (non cacciatrici) si accoppiano più frequentemente con maschi che in precedenza sono stati generosi e hanno condiviso con loro la carne.

Di conseguenza viene a cadere la celebre frase di Maria Teresa d’Asburgo: “Per abolire la prostituzione bisognerebbe abolire gli uomini”.

Qual è il momento migliore per fare sesso?

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“Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda”. Forse la Bibbia non si riferisce anche al sesso, eppure un recente studio ha dimostrato che il momento migliore per fase sesso è il mattino alle 8. Allora i livello di ormoni sono straordinariamente alti, si hanno più energie e – notizia utile per chi cerca una gravidanza – lo sperma è più fertile.

Gli esperti consigliamo comunque di non esagerare: il sesso mattutino potrebbe stressare il sistema immunitario. E il partner che sta andando in ufficio ed è in ritardo.

Fenomenologia dei morsi umani

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Durante i mondiali di calcio brasiliani Suarez morse Chiellini. Pensate sia un fatto insolito? Uno studio del 2007 del National Institutes of Health evidenziò che i morsi umani sono più frequenti di quel che si pensi: sono il terzo tipo di morsi di mammiferi che più si cura al pronto soccorso, dopo quelli animali (prima i cani poi i gatti). A conti fatti gli umani morsi da altri umani sono tra il 5% e il 20% dei casi di emergenza.

Perché diamine la gente va in giro a mordere gli altri? Sempre secondo lo stesso studio nel 90% dei casi, l’attaccante (inteso come colui che attacca, non Suarez) è sbronzo. Ma il vero motivo, secondo gli psicologi, è che il morso è una reazione primitiva, istintiva. E in alcuni casi chi morde vuole lasciare il segno, marchiare la vittima. Va detto poi che, per alcuni, è eccitante sessualmente: questa strana perversione si chiama odaxelagnia.

Testate al muro: un nuovo modo per dimagrire

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Sbattere la testa contro un muro per un’ora permette di consumare 150 calorie. Kimberly Sayer-Giles cita il presunto studio su KSL.com. Nota a margine: doveva proprio essere disperato, lo scienziato-cavia che l’ha scoperto…

Nell’articolo “20 Bizarre Ways To Burn Calories”, si scopre anche che una mezz’ora di sesso permette di bruciare 200 calorie, fumare una sigaretta 10 calorie e passare un’ora davanti alla tele 65 calorie. Sesso e sigaretta davanti alla tele, a rigor di logica, potrebbero sostituire una bella passeggiata.

Chissà quante calorie si consumano leggendo questi studi.

La camminata femminile e l’orgasmo

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L’articolo de La Stampa “Donna sessualmente soddisfatta? Si capisce da come cammina” non lascia adito a dubbi: “I ricercatori dell’Universiti Catholique de Louvain, Institut d’itudes de la famille et de la sexualiti, Louvain-la-Neuve (Belgio) hanno filmato la camminata di un gruppo di giovani donne sane che comprendeva sia coloro che avevano rapporti sessuali soddisfacenti, con tanto di orgasmo, che rapporti senza che riuscissero a raggiungere l’orgasmo per i diversi motivi.

L’esito? “L’esperienza dell’orgasmo influisce sia sulla muscolatura che sull’apparato scheletrico come, per esempio, il bacino e la colonna vertebrale. Questo insieme di azioni influisce a sua volta sul modo di camminare di una donna […] Il passo di una donna sessualmente soddisfatta, scrivono i ricercatori, è fluido ed esprime energia, libertà, sensualità. In più, a livello fisico mostrano una maggiore tonicità muscolare”.

Va detto che, in un articolo de La Stampa successivo (settembre 2012), il dottor Vincenzo Puppo, intervistato proprio in merito all’articolo, ha criticato quelle ricerche, seppur pubblicate da riviste specialistiche internazionali ritiene che di scientifico non abbiano nulla, e che potrebbero anche essere dannose per le donne.

Questo, insomma, fa il paio con stupidaggini tipo la “regola della L” che, in teoria, vorrebbe una correlazione (proporzionalmente inversa) tra altezza del maschio e dimensioni del suo pene…