Vuoi diventare più intelligente? Fai più sesso (se sei un topo)

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Recenti studi scientifici, condotti nel Maryland e in Corea del Sud, hanno dimostrato che l’attività sessuale nei topi e nei ratti migliora le loro prestazioni mentali e aumenta la neurogenesi: la produzione di nuovi neuroni nell’ippocampo, la zona del cervello in cui si formano i ricordi a lungo termine.

I ratti di mezza età, come chi scrive (sono di mezz’età, ormai, non un topo), a cui veniva permesso di fare sesso, mostravano segni di miglioramento nelle funzioni cognitive. Un esperimento simile è stato condotto, come anticipato, anche in Corea; ed è arrivata una sorta di conferma: l’attività sessuale contrasterebbe la perdita di memoria causata dallo stress cronico dei topi, aumentando la neurogenesi nella zona ippocampale.

Peccato però che, secondo altri studi, se fare sesso rende più intelligenti, essere più intelligenti non fa fare più sesso: secondo uno studio dell’Università della Pennsylvania i ragazzi più intelligenti tendono a ritardare le loro attività sessuali.

Pare invece che tra gli anziani chi ha una buona memoria ha più possibilità di fare sesso. Forse perché si ricordano perché lo fanno.

I trucchi per sembrare più intelligenti

Alcuni recenti studi scientifici, anche se partono dal presupposto che il quoziente intellettivo sia ereditario, hanno dimostrato che l’intelligenza può variare nel tempo, ma soprattutto che esistono dei trucchi per sembrare più smart. Eccoli:

1 Diffidate di tutto quello che senti: le persone curiose sembrano più intelligenti.

  1. Propensione alla modestia: le persone intelligenti non pretendono di essere geni perché conoscono i propri limiti.
  2. Guardate la gente negli occhi.
  3. Parlate con voce espressiva.
  4. Diventate nottambuli: le persone che tendono ad andare a letto più tardi sono più intelligenti di quelli che fanno il contrario.
  5. Circondatevi di persone intelligenti, così sarete più propensi a discutere di argomenti più sofisticati, sfidare voi stessi.
  6. Nel dubbio, meglio tacere. Come diceva il saggio: “Meglio tacere e rischiare di sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio”.
  7. Usate l’iniziale puntata del secondo nome: già, avere una lettera inserita tra il nome e cognome aumenta la stima che gli altri hanno di voi. Al limite inventatevela. Parola di Gianluigi W. Bonanomi.

A margine di questi studi segnalo una infografica… intelligente: il blog Writemyessays ha raccolto sette consigli per apparire più intelligenti e accattivarsi le simpatie degli altri. Per esempio, bisogna sapere usare la voce (toni, altezza e velocità) o non usarla (importantissimi alcuni silenzi strategici). C’entra anche la postura.

Il chewing gum fa venire il mal di testa (ma fa diventare intelligenti)

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La rivista “Pediatrics Neurology” ha pubblicato l’esito di uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Tel Aviv, secondo cui la gomma da masticare può provocare emicrania e cefalea tensiva negli adolescenti.

Il test, condotto su 30 giovani mangiatori di cicche e con emicranie frequenti, è consistito nel togliere loro le cicche da masticare. A 26 ragazzi è passato il mal di testa. L’origine del dolore? Una tensione muscolare causata dall’articolazione tra mandibola e zona temporale del cranio.

Peccato che un altro studio, pubblicato su Brain e Cognition  e condotto da ricercatori giapponesi, ha dimostrato che la masticazione delle cicche porta a una maggior irrorazione sanguigna del cervello, favorendo capacità di attenzione e velocità di processamento delle informazioni.

Pare anche che i chewing gum siano un ottimo mezzo per mandare via una canzone dalla mente…  

La cioccolata aiuta a vincere il Nobel

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L’articolo “Secret to Winning a Nobel Prize? Eat More Chocolate” pubblicato dal Time nell’ottobre del 2012 riporta gli studi del dottor Franz H. Messerli, medico del St. Luke’s–Roosevelt Hospital di New York City: secondo lui, in pratica, il consumo di cioccolata fa diventare più intelligenti e studiosi. Il risultato è stato ottenuto grazie alla correlazione tra consumo pro capite e numero di Nobel per Nazione.

Forse, ma non vorremmo sbilanciarci, potrebbe esserci un “piccolo” errore di correlazione: qualche anno fa qualcuno tentò di dimostrare, come si evince dal grafico che segue, che vi era una correlazione inversa fra l’uso di Internet Explorer e gli omicidi negli USA:

Noi, per quanto riguarda l’Italia, potremmo dire che il consumo di pasta e pizza aumenta la corruzione o l’uso dei telefonini?