Le cinque donne più belle del mondo

La scienza, meglio di un concorso di bellezza, ha scelto quali sono le donne più belle del mondo. Recenti studi, condotti presso The Centre For Advanced Facial Cosmetic & Plastic Surgery e riportati sul Mail Online, basati sulla sezione aurea e calcoli complessi, hanno stabilito quale è la faccia perfetta. Potete approfondire qui: www.goldennumber.net/beauty.

Detto questo, quali sono le donne più belle del mondo?

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  1. Amber Heard (come, chi diavolo è? È la ex di Johnny Depp. Vedi foto sopra)
  2. Kim Kardashian
  3. Kate Moss
  4. Emily Ratajkowski
  5. Kendall Jenner

Nelle posizioni seguenti si trovano Helen Mirren, Scarlett Johansson, Selena Gomez, Marilyn Monroe e Jennifer Lawrence.

Consoliamoci pensiamoci che “La bellezza è effimera”. Anche se, come si evince dalla Legge di Kirbey (di Arthur Bloch): “La bellezza è effimera ma la bruttezza ti segue fino alla tomba”.

Agli uomini piace il culo grosso

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Agli uomini piace il fondoschiena generoso. Cosa risaputa da tempo: i fianchi larghi sono simbolo di fertilità, quindi la spiegazione è evoluzionistica. Un recente studio dell’Università del Texas ad Arlington, pubblicato dalla rivista “Evolution and human behavior”, ha permesso di scoprire, inoltre, che dalla “floridezza” del fondo schiena l’uomo riuscirebbe a trarre informazioni utili circa le caratteristiche della spina dorsale e valutarne l’adeguatezza rispetto a una gravidanza. In particolare, visto che la gravidanza pesa davanti, le donne con una maggiore curvatura lombare hanno più facilità a ridistribuire il centro della propria massa.

Come l’hanno scoperto, i ricercatori? A 300 uomini è stato chiesto di valutare il loro grado di attrazione rispetto a modelli femminili la cui angolatura lombare variava dai 26 ai 61 gradi. La maggior parte ha indicato 45,5°, “curvy” ma non eccessivamente “angolato” da facilitare l’insorgenza di ernie e discopatie.

“La patria, l’onore e la libertà non sono niente. L’universo intero gira intorno a un paio di… chiappe”. Se lo diceva Jean Paul Sartre…

D’annunzio non si fece togliere due costole

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È successo a tutti, in tutte le scuole: quando si studia il Vate, D’Annunzio, c’è sempre qualcuno che tira fuori la leggenda metropolitana delle due ossa asportate dal torace per praticare l’autofellatio.

Recenti studi storici hanno dimostrato che questo non avvenne. Per due motivi. Primo perché, dal punto di vista medico, l’asportazione delle costole non consente l’auto-erotismo; anzi, potrebbe rivelarsi pericoloso per cuore e polmoni, protetti dalla cassa toracica. In ogni caso nessun medico, per quanto compiacente, avrebbe mai accettato di farlo.

Secondo, come riporta anche Focus, nessuna biografia di Gabriele D’Annunzio (tanto meno la migliore che ho letto, quella di Giordano Bruno Guerri) conferma questo bizzarro dettaglio.

Perché allora nacque questa leggenda? Semplice: era credibile il fatto che un personaggio noto per l’intensa attività erotica e per l’esaltazione letteraria del piacere sessuale si spingesse a tanto.

Lo stesso Vate disse: “Il falso e il vero son foglie alterne d’un ramoscello: il savio non discerne l’una dall’altra, l’un dall’altro lato”.

Cinque cose da fare a stomaco vuoto

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A pancia vuota si ragiona peggio, si lavora male, si studia senza rendere e così via. Frottole. Molte cose possono essere fatte più proficuamente con il languorino. Ecco quali sono, secondo un recente studio della Yale School of Medicine, queste cinque cose:

  1. Sport (si bruciano più grassi).
  2. Sesso (digestione e copulazione non si sposano bene).
  3. Studiare (l’ormone grelina, prodotto a stomaco vuoto, stimola le funzioni cerebrali collegate alla memoria e permette di immagazzinare meglio le informazioni)
  4. Dormire (non muovendoci, non riusciamo a smaltire le calorie e i grassi in eccesso).
  5. Gioco d’azzardo (Il senso di fame è associato con una migliore capacità di pensare).

Mi permetto di aggiungere che una delle cose migliori che si possono fare a stomaco vuoto è mangiare.

Hai le tette grosse? Non mettere il reggiseno

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Chi ha il seno grosso, e parliamo delle donne, non dovrebbe mettere il reggiseno. Questo il risultato di uno studio, o meglio la raccomandazione del Centre hospitalier di Besançon. Il seno, dimostra lo studio, si mantiene più sodo senza coppe e reggiseni perché questi inibiscono lo sviluppo dei tessuti di sostegno. E il seno crolla. Per non contare che, sempre secondo lo stesso studio, il reggiseno sarebbe nocivo per la schiena delle ragazze giovani, i cui muscoli non sono completamente sviluppati.

In un fumetto di Rat-Man una volta lessi: “In una donna noto subito gli occhi. Specie se ha le tette grosse”.

Le tre ragioni per cui è meglio essere single

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Soli nel giorno di San Valentino? Passare le serate davanti alla TV col proprio gatto? Portare la mamma alla festa con i colleghi? Stereotipi: la vita dei single è meravigliosa, e lo confermano recenti studi scientifici. I motivi per cui la vita in solitaria sia meglio di quella di coppia, a detta di Bella DePaulo, psicologa dell’University of California di Santa Barbara, sarebbero (almeno) tre:

  1. Un cuore più sano. Uno studio su 9.000 persone di mezza età, durato otto anni, ha dimostrato che i problemi di cuore affliggono maggiormente gli accoppiati.
  2. Un corpo più atletico. Dei ricercatori hanno osservano oltre 13.000 uomini e donne tra i 18 e i 64 anni e hanno scoperto che quelli che non erano mai stati sposati erano più atletici, e non solo perché hanno più tempo libero.
  3. Reti sociali più forti. Chi è sposato è meno incline a coltivare le relazioni sociali con amici, familiari e vicini di casa.

Silvia Ziche disse: “Sono single per scelta. Di un altro, però”.

Vuoi diventare più intelligente? Fai più sesso (se sei un topo)

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Recenti studi scientifici, condotti nel Maryland e in Corea del Sud, hanno dimostrato che l’attività sessuale nei topi e nei ratti migliora le loro prestazioni mentali e aumenta la neurogenesi: la produzione di nuovi neuroni nell’ippocampo, la zona del cervello in cui si formano i ricordi a lungo termine.

I ratti di mezza età, come chi scrive (sono di mezz’età, ormai, non un topo), a cui veniva permesso di fare sesso, mostravano segni di miglioramento nelle funzioni cognitive. Un esperimento simile è stato condotto, come anticipato, anche in Corea; ed è arrivata una sorta di conferma: l’attività sessuale contrasterebbe la perdita di memoria causata dallo stress cronico dei topi, aumentando la neurogenesi nella zona ippocampale.

Peccato però che, secondo altri studi, se fare sesso rende più intelligenti, essere più intelligenti non fa fare più sesso: secondo uno studio dell’Università della Pennsylvania i ragazzi più intelligenti tendono a ritardare le loro attività sessuali.

Pare invece che tra gli anziani chi ha una buona memoria ha più possibilità di fare sesso. Forse perché si ricordano perché lo fanno.

Hai più di 40 anni? Dovresti lavorare tre giorni a settimana

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Ne “I miei primi 40 anni”, libro e film, la protagonista non si ammazzava certo di lavoro. Dovremmo fare tutti così. Un recente studio scientifico australiano, svolto presso l’Università di Melbourne, che ha coinvolto 3.000 uomini e 3.500 donne, ha mostrato che le persone che lavorano 25 ore a settimana ottengono migliori risultati nei test cognitivi, a differenza di chi lavorava 55 ore a settimana. Peggio ancora: chi lavora troppo ottiene risultati peggiori rispetto a pensionati e disoccupati. Del resto, se in alcuni casi il lavoro può stimolare l’attività cerebrale, dall’altro porta stress e stanchezza.

Aristotele c’aveva visto giusto, tempo fa: “Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero”.

La dieta a base di masturbazione

Fat man holding a measuring tape. Weight Loss.

Recenti studi giapponesi faranno felice chi ha qualche chilo di troppo e vuole unire l’utile al dilettevole. La “onani-bics”, pratica battezzata così in onore di Onan (da cui deriva l’onanismo) è stata ideata dal medico Hideo Yamanaka e prevede l’uso terapeutico della masturbazione.

L’eiaculazione, secondo le teorie del giapponese, attiverebbe il metabolismo di base dei muscoli, bruciando calorie, quindi riducendo il grasso sottocutaneo. Come in tutte le diete, però, ci sono delle regole molto precise: in particolare occorre toccarsi almeno tre volte ogni giorno, un centinaio di volte al mese, per almeno un quarto d’ora.

Luca Brambilla disse: “Devo smetterla con la masturbazione. Ho l’orologio automatico avanti di due ore”.

Per le donne il bacio è un vaccino

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Proprio così: la volgare pomiciata è nata come protezione virale. Recenti studi scientifici dell’Università di Leeds hanno portato i ricercatori a ipotizzare che il bacio sia nato come “vaccino” per le donne contro l’infezione da citomegalovirus, appartenente alla famiglia degli Herpesvirus. Già, il comune herpes.

Si tratta di una infezione molto pericolosa per la donna: se contratta durante la gravidanza, c’è il 50% di probabilità di non portarla a termine. Il bacio, quindi, permettendo di assumere a piccole dosi il virus, equivarrebbe a un vaccino, scatenando gli anticorpi.

Il bacio è dunque un trucco della natura? Lo diceva anche Evan Esar, ma pensava ad altro: “È un trucco della natura per interrompere il discorso quando le parole diventano superflue”.